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Il 16 settembre si inaugura il “Centro Residenziale di inclusione” in via Gran Sasso

Il 16 settembre si inaugura il “Centro Residenziale di inclusione" in via Gran Sasso

Venerdì 16 settembre 2022 a Cerignola, alle ore 18.00, l’Amministrazione Comunale inaugura il “Centro Residenziale di inclusione sociale e di formazione per immigrati”. La struttura, che versava in condizioni di abbandono, è stata recuperata, ristrutturata e riqualificata per essere messa al servizio della comunità attraverso il suo riutilizzo sociale, con risorse del Programma Operativo Nazionale Legalità 2014-2020 (PON LEGALITA’) – Obiettivo Specifico “Rafforzamento del sistema di accoglienza e integrazione dei migranti”. Il bene, sito in Via Gran Sasso (angolo via Falcone), è immaginato come un centro servizi per il contrasto alla povertà, all’emarginazione sociale, all’accoglienza e all’orientamento dei senza dimora e dei cittadini migranti che risiedono nei comuni dell’Ambito Territoriale di Cerignola. La struttura è aperta alla partecipazione di cittadini, associazioni, famiglie attraverso la realizzazione di interventi di socializzazione ed educativo-ricreativi, di accoglienza residenziale temporanea, di attività formative e laboratoriali, nonché di attività di orientamento sociale, legale, lavorativo e di mediazione linguistico-culturale, counseling, attivazione del fermo-posta, acquisizione della residenza fittizia e banca del tempo.

Al termine del taglio del nastro, alle ore 18.30, nello spazio antistante il Centro Residenziale di inclusione sociale e di formazione per immigrati”, seguirà il convegno “Inclusione sociale e lotta alla povertà. Cerignola apre il Centro dei diritti”. Si tratta di un momento di confronto, riflessione, condivisione sulle strategie e gli interventi da adottare per contrastare la grave emarginazione degli adulti e programmare azioni tese all’inserimento sociale, lavorativo e culturale di quanti vivono in condizioni di fragilità. Al convegno prenderanno parte: Francesco Bonito, sindaco del Comune di Cerignola; Antonio Russo, Presidenza Nazionale ACLI, delega Politiche Sociali e Welfare; Pietro D’Argento, Coordinatore del Programma di Assistenza tecnica agli Ambiti territoriali di ANCI Puglia; Teresa Cicolella, assessora alla legalità del Comune di Cerignola; Maria Dibisceglia, assessora al Welfare del Comune di Cerignola. Modera Stefano Campese, avvocato specializzato in Diritto delle Migrazioni. Il momento dell’inaugurazione sarà trasmesso in diretta sulla pagina facebook di Oltre / la rete di imprese.

“La cosiddetta ‘stecca’ del quartiere San Samuele- spiega il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Maria Dibisceglia- entra per la prima volta in funzione con una serie di iniziative a servizio delle persone a forte rischio di precarietà sociale ed economica. Il centro è composto da una zona adibita ad accoglienza residenziale per un massimo di 8 persone e una zona adibita a servizi a ciclo diurno per integrazione socio sanitaria, culturale, orientamento sociale, lavorativo, legale e di mediazione linguistico-culturale per gli immigrati”.

“Puntiamo in brevissimo tempo a rimodernare anche il primo piano della struttura, in modo da ampliare la platea di cittadini che potranno usufruire dei servizi: pensiamo, ad esempio, a disabili o anziani che vivono il dramma dell’emarginazione o della solitudine. Da una struttura in abbandono ricaviamo opportunità affinché nessuno resti indietro”, dice Dibisceglia.   

“L’inaugurazione del Centro di Inclusione è un’ottima notizia per la Città. La nostra attenzione ai temi sociali – conclude il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito- è altissima ed è un tratto caratterizzante di questa Amministrazione. Abbiamo intensificato, come mai successo prima, l’attività dei servizi sociali sull’intero territorio perché i grandi cambiamenti che travolgono anche la nostra Cerignola non creino disparità tra i cittadini”.


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unonessunocentomila
2 anni fa

Per onestà intellettuale scrivete anche che il progetto era stato ammesso a finanziamento dalla precedente Amministrazione nel 2018 , caduta poi in disgrazia.
Magari invitateli pure all’inaugurazione non hanno mica la peste.

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