giovedì, Ottobre 10, 2024
Cultura

Addio a Giuseppe Dalessandro, nei suoi dipinti la Cerignola più autentica

Addio a Giuseppe Dalessandro, nei suoi dipinti la Cerignola più autentica


Nato il 28 marzo 1920, autodidatta, nel corso della sua carriera lunga oltre cinquant’anni Dalessandro ha esplorato le arti della pittura e della scultura figurativa.

Tra le centinaia di opere del maestro Dalessandro, due in particolare hanno colpito pubblico e critica: il dipinto intitolato “Ritrovamento di un’icona” e dedicato al quadro della Madonna di Ripalta;  il “Piano delle fosse e chiesa di San Domenico”, raffigurante le oltre seicento fosse granarie  servite per secoli alla conservazione del grano e di cereali vari.

Le mostre personali tenute in tutt’Italia ne hanno accresciuto la fama e lo hanno reso celebre, tanto da ottenere l’apprezzamento anche dello scrittore Dino Buzzati che di Dalessandro scriveva: “… la preziosità del rapporto tonale, dell’impianto compositivo e il costante richiamo alla più luminosa tradizione italiana, propongono l’opera del Dalessandro in una situazione di sicuro interesse entro la travagliata prospettiva dell’arte contemporanea”.

Tra i numerosi premi e riconoscimenti ottenuti a livello locale e nazionale, due in particolare sono quelli che possono essere ricordati: il premio “Acquario d’Oro”, conferitogli a Roma nel 1975 dal Centro Italiano Arte, Cultura e Spettacolo per la sua attività artistica, e la medaglia d’oro conferitagli dalla Presidenza della Repubblica per l’arte sacra.

Negli ultimi anni della propria vita, Giuseppe Dalessandro aveva cessato di dipingere. Nel 2020, per festeggiare i 100 anni di vita, la famiglia dell’artista e l’associazione culturale OltreBabele avevano organizzato una mostra celebrativa, ma la pandemia aveva fermato la macchina organizzativa e costretto al rinvio della mostra a data da destinarsi. Il prolungarsi dell’emergenza sanitaria e l’età avanzata di Dalessandro hanno poi decretato lo stop definitivo dell’iniziativa.

Con la scomparsa di Giuseppe Dalessandro, la città perde uno dei suoi figli più illuminati, una figura imponente dal punto di vista non solo artistico e umano, in grado di rappresentar, i valori più autentici della sua terra.

Giovanni Soldano





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Mimmo
2 anni fa

Sicuramente si fara’ qualcosa perché rimanga nei ricordi delle future generazioni, se ne ha bisogno

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