Cerignola capitale delle rapine: è record
È sempre emergenza rapine a Cerignola; i colpi- spesso con aggressioni -si susseguono con preoccupante cadenza. E confermano il «primato» perla città ofantina di «capitale» di questa tipologia di reato: nel 2018 ne sono stati denunciati oltre 110 (contro gli 80 del 2017, numero già allarmante), il che significa che una rapina su tre in Capitanata avviene a Cerignola. Che vanta un altro record in negativo: in un’occasione- il12 dicembre tra le 10 di mattina e le 23.30 ci furono ben 5 rapine, la prima fallita le altre 4 portare a termine.
L’ultima vittima di un elenco che si allunga giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese è il titolare di una sala di slot-machine di viale Di Ponente. Nella tarda serata un dipendente della sala si è trovato difronte i…clienti meno graditi: cinque malavitosi con i volti coperti da passamontagna e cappucci per non farsi inquadrare dalle telecamere, ed uno armato di fucile. I banditi hanno fatto irruzione nel locale, sradicato due macchinette «cambia soldi» (non è noto se e quanto denaro ci fosse) per poi caricare la refurtiva sulle auto con cui erano giunti sul posto e si sono dileguati facendo perdere la proprie tracce.
Da viale Di Ponente è scattato l’allarme e sul posto sono confluite le pattuglie delle forze dell’ordine che hanno avviato le indagini per cercare di dare un nome ed un volto ai responsabili (o per lo meno a qualcuno di loro) di questa ennesima aggressione. Il colpo nella sala-slota segue quelli dei giorni scorsi ai danni dell’autista alla guida di un furgone carico di formaggi e saluti finito in ospedale dopo essere stato picchiato da una banda che l’aveva intercettato alla periferia di Cerignola rapinandogli mezzo e carico; ai danni di un agricoltore (accompagnato in ospedale sotto shock), visto che tra gli obiettivi della criminalità predatoria sempre più spesso finiscono anche imprenditori agricoli aggrediti nei campi per sottrargli trattori e mezzi agricoli.
Alla compagnia carabinieri di Cerignola da 9 mesi c’è anche un nucleo investigativo che indaga proprio sulle bande di rapinatori che imperversano in città e sulle strade del basso Tavoliere: fu istituito dopo l’omicidio del 13 dicembre scorso sulla statale 16 bis alle porte di San Ferdinando di Puglia (fa capo alla compagnia dell’Arma di Cerignola) di un camionista di 48 annidi Nocera Inferiore, diretto con il suo carico di finocchi ai mercati generali di Molfetta per consegnare il prodotto; venne ucciso a fucilate da una banda di rapinatori-killer ancora ignoti che pensava chissà cosa trasportasse di valore.
tratto da La Gazzetta del Mezzogiorno