giovedì, Aprile 25, 2024
Cultura

VIDEO | BluSette su Tre Titoli, il luogo del non ritorno

è il 24 ottobre quando un’ambulanza arriva a sirene spiegate al pronto soccorso del Tatarella di Cerignola. Dentro c’è Daniel Mensah, ansimante. Durante la notte la sua tenda nel ghetto di Tre Titoli vola via a causa del forte vento ed allora è costretto a dormire in un riparo di fortuna, ma il suo corpo cede.

Va in ipotermia. Dopo qualche ora Daniel muore nell’ospedale Tatarella, proprio dove ogni mattina, da due anni, si recava per chiedere elemosina in maniera discreta e silenziosa.

Daniel era solo uno dei circa 300 residenti di Borgo Tre Titoli, da tutti i cittadini conosciuto come House Ghana. In estate ne sono anche di più, circa 800, per lo piu lavoratori stagionali, in una zona per certi versi off limits. Per contrastare il degrado, le attività  criminali, e per riportare dignità  a quei luoghi sperduti nel vasto agro cerignolano, a 16 km dal centro abitato, la chiesa si è attivata in prima linea. Il vescovo Renna, appena insediatosi, vendette l’auto che tutti i sacerdoti della diocesi gli regalarono con una apposita autotassazione. Con il ricavato ha anticipato i lavori di costruzioni di un centro per immigrati. Ed è proprio nel bar di Tre Titoli che Renna ha festeggiato i suoi 50 anni.

Casolari abbandonati, cartoni che diventano pareti e lastre di amianto si trasformano in tetti. Lo Stato manca. Invece suor Paola c’è sempre. Ogni giorno, da anni, si rimbocca le maniche nel cuore del ghetto, dove c’è spaccio e prostituzione. In molti la chiamano Mamma Africa. Ed ogni mercoledì suor paola organizza la preghiera comunitaria nel bar/casolare. E la risposta dei residenti è sempre massiccia. Suor Paola, qui, è un’istituzione.

A poco più di un chilometro da Tre Titoli c’è Borgo Libertà . Qui i residenti vivono a 18 km dal centro di Cerignola. La politica è passata, ha promesso, ma la situazione nella borgata è rimasta invariata. Strade disconnesse, nessun tipo di servizio, zero controlli delle forze dell’ordine. Qui sono quasi tutti italiani, ma da quando il comune ha presentato al ministero la candidatura ad un progetto SPRAR, quegli ostacoli sembrano una vera e propria beffa.
Contributi:
Stefano Campese – Avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione
Mons. Luigi Renna – Vescovo della diocesi Cerignola-Ascoli Satriano
Suor Paola Palmieri – Figlie della Carità  Cerignola
Elio Lisi – Comitato cittadini Borgo Libertà
Michele Cirulli

Se non riesci a visualizzare il video CLICCA QUI

Subscribe
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Commenta questo articolox