Avvisi pubblici e assunzioni contro l’esodo dal Tatarella
L’esodo dei medici dal pronto soccorso sarà tamponato da una nuova ondata di assunzioni. La ASL di Foggia, infatti, ha istituito la commissione per l’avviso pubblico dei medici per rinforzare il comparto dell’emergenza-urgenza, dopo che il Tatarella ha perso ben 6 unità in soli pochi mesi.
A causa di concorsi vinti in altri plessi ospedalieri, di sopraggiunti pensionamenti e dell’impossibilità di operare in condizioni di tranquillità in una struttura considerata ad alto rischio aggressioni, diversi medici hanno preferito spostarsi da Cerignola lasciando così un “”buco”” di personale a cui oggi si fa fronte con i medici del 118.
Il direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla, ha dato seguito a quanto annunciato il mese scorso, pubblicando l’avviso per i nuovi innesti. A tempo indeterminato, nelle prossime settimane, arriveranno anche altri 5 infermieri, che si aggiungeranno alle 10 unità dislocate nel Tatarella a partire da luglio scorso e che si sommano ai 2 tecnici di radiologia, un’ostetrica, 2 anestesisti, 2 ginecologi, 1 internista, 3 pediatri, 2 urologi sopraggiunti per rimettere in sesto i reparti in affanno di personale.
Rimangono ancora critiche, invece, le condizioni del reparto di ortopedia, che dal 2011 vive momenti altalenanti con tanto di periodiche chiusure, mentre è praticamente chiusa da un anno anche la cardiologia post intensiva con gli 8 posti letto. In quest’ultimo caso si registra la penuria di infermieri. Nel risiko del piano di riordino, il Tatarella di Cerignola è riuscito a mantenere lo status di ospedale di primo livello e da Foggia, direzione Asl, viene scacciato con forza l’idea secondo cui il depotenziamento della struttura, più che formalmente, possa avvenire nei fatti.
A riprova di ciò, ed a segnare strategie che mirino al mantenimento degli standard qualitativi, anche l’imminente attivazione dell’ERCP, ossia la colangio-pancreatografia endoscopica retrograda che permetterà di analizzare con efficacia le vie biliari e pancreatiche. Una procedura, quella dell’ERCP, che oggi può essere eseguita solo dirottando i pazienti del Tatarella verso Casa Sollievo della Sofferenza, a San Giovanni Rotondo. Non senza affanno il plesso ospedaliero ofantino cerca di rimanere punto di riferimento per un bacino di utenza di circa 100 mila pazienti del territorio foggiano. Il tallone d’Achille rimane il personale: come nel caso di ortopedia e del pronto soccorso, nonostante i bandi e gli avvisi pubblici, trovare personale specializzato risulta essere un’impresa ardua.
Michele Cirulli