Furto di ostie nella chiesa di San Trifone: si segue anche la pista del satanismo
Il furto si è verificato nella notte, quando ignoti hanno forzato la finestra della parrocchia di San Trifone Martire, nel quartiere Fornaci, e hanno trafugato le ostie consacrate dal tabernacolo. Quando il parroco don Carmine Vietri si è recato in chiesa ha scoperto l’accaduto e ha denunciato tutto alle forze dell’ordine, che al momento sembrano non escludere, piuttosto privilegiarla, la pista legata ai riti satanici.
“”Mi auguro non sia così””, commenta il vescovo della diocesi Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna, “”anche se le modalità del furto fanno riflettere””. I ladri, difatti, non hanno portato via nà© i soldi delle offerte, nà© altri oggetti di valore presenti sull’altare. Di contro, hanno dato l’idea di sapere con certezza cosa stessero cercando dirigendosi decisi verso il tabernacolo.
“”Mani ignote e sacrileghe hanno forzato il tabernacolo e derubato la pisside con la SS. Eucaristia. è un atto inaudito, compiuto volutamente per sottrarre le Sacre Specie e utilizzarLe per chissà quali fini sacrileghi. Chi ha compiuto questo gesto è incorso nella scomunica, la cui assoluzione è riservata solo alla Santa Sede, data la gravità dell’atto””, specifica mons. Renna. “”I nostri cuori si uniscono nella preghiera di riparazione e di adorazione, nella richiesta di conversione per chi ha oltraggiato il Signore Gesù presente nella SS. Eucaristia. Invito tutti i sacerdoti, in questa settimana, a celebrare una santa Messa per la remissione dei peccati, a recitare la preghiera di riparazione, e a vivere un’ora di adorazione con la propria comunità , possibilmente venerdì prossimo 11 agosto. Io stesso – conclude il vescovo- celebrerò l’Eucaristia l’11 agosto alle ore 19 nella chiesa di San Trifone, e con la comunità parrocchiale sosterò orante davanti alla SS. Eucaristia, per adorare e chiedere misericordia””.
Erano gli anni ’90 quando una serie di delitti, nella provincia di Foggia, agitò lo spettro dei riti satanici. Uccisioni di anziane donne, ammazzate con colpi inferti da punteruoli alla gola, e i cui nomi avevano dei rimandi biblici. La scia di sangue marchiata Satana avvenne tra Lucera, Ginosa, Ferdinando, Cerignola, Canosa e Trinitapoli. Le prime lettere delle città avrebbero rappresentato un messaggio inequivocabile: “”Lucgifer cerca Trinità “”.