La Prefettura sospende Monterisi da consigliere comunale
Con la comunicazione del 9 maggio ai consiglieri comunali, la Prefettura di Foggia ha comunicato che Michele Monterisi, consigliere in forza alla Cicogna, è stato sospeso dalla sua carica in seguito alla condanna per peculato in merito all’affaire grattini. Per gli effetti della legge Severino, infatti, Monterisi sarà fuori dall’aula Di Vittorio del Comune di Cerignola e al suo posto potrebbe subentrare Antonio Novelli, primo dei non eletti nella lista; qualora questi dovesse rinunciare (è dipendente pubblico e dovrebbe mettersi in aspettativa per acquisire la carica) sarebbe pronta Casanova.
Secondo la legge Severino, Monterisi sarà sospeso. Qualora la sua posizione dovesse cambiare, potrà ritornare a sedere in consiglio comunale.
I fatti che interessano Michele Monterisi, oggi braccio destro del sindaco Metta, risalgono al 2004 e riguardano la sosta a pagamento. Monterisi, insieme ad altre due persone, secondo i giudici ha violato l’articolo 314, commettendo reato di peculato: L’accusa lo sosteneva “”perchà© con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, ed in concorso tra loro, nella qualità di soci e dirigenti della cooperativa Falcone e, pertanto, nella qualità di incaricati del pubblico servizio di parcheggi, grattini e rosso stop nel Comune di Cerignola, avendo la disponibilità del denaro versato dagli utenti del servizio, in luogo del consegnare al Municipio la quota spettante allo stesso, se ne appropriavano e lo destinavano alla cooperativa””. Per questo la Corte d’Appello di Bari ha confermato la condanna a due anni di reclusione, pena sospesa, per il reato di peculato.
In sostanza, la cooperativa che aveva vinto l’appalto, di cui Monterisi era parte integrante, tratteneva i soldi dei cittadini senza versarli nelle casse comunali. Da qui la condanna a 2 anni – pena sospesa- e la relativa sospensione comunicata dalla prefettura.