giovedì, Aprile 25, 2024
Politica

Referendum: valanghe di NO nei Reali Siti, doppiati i Sì

A fronte di un dato medio nazionale riguardante l’affluenza alle urne che si è attestato pari al 68,48%, continua ad esserci una netta differenza tra le regioni del sud, tutte al di sotto della media nazionale e quelle del centro-nord, tutte al di sopra della media nazionale.

 
Nonostante quindi un generale e sensibile aumento dell’affluenza rispetto a precedenti appuntamenti elettorali, al sud si vota meno. I leader di entrambi i fronti hanno più volte fatto tappa nelle varie regioni del meridione ma questo non è servito ad uniformare il gap che è altresì una costante storica.

Nella regione Puglia, governata da Michele Emiliano (PD), schierato sul fronte del no, il dato è del 61,71%, superiore allo stesso dato relativo alle scorse elezioni europee, alle ultime elezioni regionali e al referendum abrogativo dell’aprile 2016. A livello provinciale, Foggia si classifica come la peggior provincia per affluenza con il 58,66%, l’unica a non superare il tetto del 60%. Per quanto riguarda i Reali Siti, il voto è andato in questo modo:

Carapelle

Nella cittadina guidata da Remo Capuozzo (centrodestra, 2013) l’affluenza è stata pari al 62,15%, 2871 votanti, superiore alla media provinciale, con il 31,44% dei voti validi per il sì e il 68,56% per il no.

Ordona

Il primo comune del foggiano per affluenza, 67,14%, 1316 votanti, guidato dalla sindaca Serafina Stella (centrodestra, 2015), ha visto un esito con il 33,82% dei voti validi per il sì e il 66,18% per il no.

Orta Nova

Nel comune più popoloso dei Reali Siti, guidato da Gerardo Tarantino (centrodestra, 2014) ci sono state diverse occasioni di confronto e dibattito sul referendum costituzionale, soprattutto nelle settimane immediatamente precedenti al 4 dicembre, che hanno visto contrapposti il centrodestra, con Lello Iorio, Domenico Spinelli, Raffaele Di Mauro e Giangiego Gatta (tutti FI), Mario Nobile (Sinistra Italiana), schierati sul fronte del no e Davide Emanuele, Iaia Calvio (entrambi PD), schierati sul fronte del sì. Il dato dell’affluenza, del 55,41%, 7409 votanti, è inferiore rispetto alla media provinciale, con il 33,88% dei voti validi per il sì e il 66,12% per il no.

Stornarella

Nel comune guidato dal segretario regionale dell’Idv, Massimo Colia dal 2014, è stato registrato un dato di affluenza superiore alla media provinciale, pari al 62,32%, 2333 votanti. L’Idv a livello nazionale era schierata sul fronte del sì, anche se Antonio Di Pietro, ormai ex Idv e suo fondatore, ha dichiarato di votare per la bocciatura della riforma costituzionale. Anche a Stornarella non sono mancate iniziative di confronto, e in una di queste Rosa Barone (M5S), consigliera regionale della Puglia, ha sostenuto le ragioni del no. Anche qui l’esito non è stato molto differente dal resto della provincia e della regione, con il 39,52% dei voti validi per il sì e il 60,48% per il no.

Stornara

Anche nel comune guidato da Rocco Calamita (centrosinistra, 2012), il dato dell’affluenza, 56,96%, è stato inferiore alla media provinciale, ma comunque superiore alle recenti tornate elettorali, se si escludono le elezioni amministrative in cui l’affluenza tipicamente tende a superare l’85%. I politici locali grossomodo non si sono espressi sul referendum costituzionale, probabilmente a causa dell’avvicinarsi delle amministrative 2017. Uno dei pochi momenti di confronto sul referendum costituzionale è stato curato dal circolo ARCI Travel che ha ospitato Simone Oggioni (SEL). Lo spoglio delle schede elettorali ha visto trionfare il no col 64,52% dei voti validi e il 35,48% per il sì.

Luciano Gennaro Grippo
 
 

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