[VIDEO] Il “”cazziatone”” di Metta all’alunno bocciato divide
A pochi minuti dall’inaugurazione del parco giochi in villa, il sindaco Franco Metta si è reso protagonista di un siparietto che sta letteralmente dividendo il web tra favorevoli e contrari. Il primo cittadino è alle prese con un bambino che, probabilmente con aria tronfia, gli confida di essere stato bocciato.
La reazione di Metta non si fa attendere ed è condita da dialetto e parolacce: “”Stronzo””, “”resti un tr…ne””, “”ti spezzo le gambe”” le frasi più contestate.
Il bambino, quasi in lacrime, promette pubblicamente di fare meglio il prossimo anno, prima di mangiare alcune caramelle messe a disposizione da chi, vedendo la scena, ha deciso di dare un taglio sotto lo sguardo del sacerdote Ieva. La scena si conclude con una carezza, che non serve a placare le polemiche per quella che, dai più, è stata definita una “”umiliazione””.
Il tenore delle reazione sul web è variegato: ho visto il video. Che schifo. Un uomo che dovrebbe trasmettere regole ed educazione che denigra un bambino davanti a tanti altri bambini e lo umilia. Orribile immagine!, scrive Liviana. Il motivo era giusto, ma ci sono modi e modi per dire le cose, rilancia Angelo. era più importante stare al centro dell’attenzione, piuttosto che salvaguardare l’amor proprio di un bambino! Se avesse agito come si deve e cioè prendendo in disparte il piccolo per parlare a quattr’occhi, avrebbe perso l’occasione di pavoneggiarsi davanti a tutti! Che miseria, spiega Carmen. Sante va oltre: Un bambino bocciato può essere facilmente recuperato…il vero problema irrecuperabile è il Bambino con la fascia!. C’è anche chi vede nella sfuriata un’ottima terapia d’urto: E che ha detto di sbagliato?? Il bambino ha detto sono stato bocciato, il cazziatone è la cosa giusta!!!, scrive Matteo. Per Cosimo il fraintendimento nasce solo perchè l’ha detto in cerignolano. Cinzia aggiunge: Secondo me ha fatto benissimo lo ha fatto come un padre…. Il bambino era soddisfatto dell’essere bocciato e poi nn è stato così rigido mio padre mi avrebbe fatto girare tutta Cerignola. Antonio: Cioè io a 7/8 anni ne prendevo di mazzate se sbagliavo e sono arrivato a conseguire una laurea nel pieno rispetto di tutte le figure che si sono avvicendate nella mia vita. Bhò.. sta cambiando il mondo.
Infine c’è chi se la prende anche con Pasquale Ieva, ammutolito davanti alla scena: Non sottolineate davanti ad un prete ,perchè il colletto juventino non ha speso una parola al riguardo, dice Rosa.
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