martedì, Dicembre 10, 2024
Cronaca

I rifiuti abbandonati in discarica senza essere trattati

Cattiva gestione dei rifiuti nella discarica comunale di Cerignola: con questa accusa i carabinieri del Noe di Bari hanno sequestrato l’impianto e denunciato quattro persone, tra cui il sindaco della città  foggiana, Franco Metta, nella veste di presidente del Consorzio di bacino della zona.

 
I militari hanno proceduto al sequestro preventivo (ma con facoltà  d’uso) del sito, un’area estesa su 17mila metri quadri ben visibile anche dall’autostrada, del valore approssimativo di 40 milioni di euro. Dopo un’ispezione i militari del Noe hanno formulato l’accusa: all’interno della discarica in località  Forcone Cafiero i rifiuti umidi sarebbero stati lasciati all’aria aperta senza essere trattati. Campanello d’allarme per i carabinieri, guidati dal maggiore Angelo Colacicco, è stata la presenza ossessiva di volatili nella zona, segno tangibile di una cattiva gestione della parte umida del rifiuto. Se non trattati o biostabilizzati – spiegano gli investigatori, aiutati dai tecnici di Arpa Puglia – i rifiuti generano biogas pericolosi sia per l’ambiente che per la salute dei lavoratori. Se questi gas incontrano una sacca resistente che non ne permette la dispersione (comunque pericolosa per l’ambiente) possono causare, con l’aumento delle temperature, l’esplosione del cumulo di rifiuti. Nell’ambito dell’inchiesta, sono stati denunciati il legale rappresentante dell’impianto di discarica, il direttore generale, il presidente del Consorzio Bacino Foggia 4 (che è tra l’altro il sindaco di Cerignola) e il direttore tecnico, in concorso tra loro ed ognuno per quanto di competenza, per aver gestito illecitamente rifiuti solidi urbani perchè smaltiti nel lotto di discarica senza adeguata biostabilizzazione. Le indagini sono state portate a termine grazie all’utilizzo di un drone in dotazione del Noe di Bari, che – portato all’altezza di 200 metri – ha restituito video in altissima risoluzione messi agli atti, che hanno portato al sequestro del sito. “”Il sequestro evidenzia ancora una volta le criticità  del ciclo dei rifiuti

in Puglia, fondato interamente sull’uso delle discariche””, commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. “”Pertanto, vista l’ennesima proroga dell’ecotassa, non possiamo non lanciare un forte appello ai sindaci affinchè incentivino la riduzione dello smaltimento dei rifiuti in discarica attraverso l’avvio immediato della raccolta differenziata porta a porta, così come hanno fatto i pochi amministratori dei Comuni ricicloni pugliesi””. – repubblica.it-
 

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