Inaugurato e mai attivato: il caso del centro per disabili e anziani di Orta Nova
Lo scorso 19 novembre, veniva inaugurato, ad Orta Nova, un centro diurno polivalente per anziani e disabili, dedicato alla figura di Mons. Michele Ventrella, amatissimo e indimenticato parroco degli anni ’70.
Il progetto ha trovato la sua dimora all’interno di un edificio in Via Kennedy che, nel corso della sua storia è stato adibito a diversi usi, dapprima utilizzato come Caserma dei Carabinieri, fino a diventare un plesso di aule afferenti all’adiacente Scuola Media Sandro Pertini.
Il centro è stato preso in gestione da due cooperative sociali, che sono, nello specifico, la Social Service di Orta Nova, facente capo a Gerardo Consagro, che ha l’onere di gestire il Centro Polivalente per Disabili, e la cooperativa Sanità Sociale di Cerignola, a cui sono state assegnate le mansioni relative alla cura degli anziani. Proprio l’individuazione degli attori preposti alla gestione e i terribili ritardi ad essa legati, hanno suscitato numerose polemiche. Ci sono voluti infatti ben quattro travagliatissimi anni prima che il polo multifunzionale, voluto dall’amministrazione Calvio e deliberato dal Commissario Prefettizio, potesse essere aperto al pubblico e, durante questo lungo lasso di tempo, sono stati numerosi gli atti vandalici compiuti ai danni del plesso. Oggi la situazione non sembra essersi risolta. E’ trascorso, infatti, più di un mese dalla cerimonia di inaugurazione e le attività previste non sono ancora partite, con il rischio del perpetrarsi di nuove azioni poste in essere dai soliti teppisti.
La preoccupante impasse ha così suscitato le reazioni degli esponenti politici del centro dei Cinque Reali Siti, tra le quali spiccano le parole proprio dell’ex sindaco Maria Rosaria Calvio, che ha così commentato la vicenda dalla sua pagina Facebook: «Le festività sono finite “ scrive la Calvio – e con le feste anche gli show di intrattenimento che di tanto in tanto il sindaco, la giunta e i consiglieri di maggioranza mettono in scena per distrarre i cittadini, trattandoli da sudditi.[…] L’ultimo spettacolo montato ad arte è stata la finta inaugurazione del centro diurno per disabili. Rappresentanti istituzionali e fans tutti riuniti per tagliare il nastro di un centro per disabili e anziani che però non c’è».
Dal fronte dell’Amministrazione Comunale invece, di tutt’altro avviso sono state le dichiarazione che ci sono state rilasciate, in primis dall’Assessore ai Servizi Sociali, Ottavia D’Emilio: «Il mio capo settore “ ha spiegato – mi ha assicurato che dal primo gennaio il Polo è stato reso fruibile al pubblico nella sua effettività ; ora la palla passa alle cooperative che hanno in gestione il servizio e che dovranno, in tempi ristretti, mettere in atto le attività assistenziali». Dalle parole dell’assessore è emerso come le maggiori difficoltà siano state riscontrate nel raggruppare un numero consistente di utenze, soprattutto a causa della dispersione dovuta alle vacanze natalizie, periodo in cui gli anziani e i disabili solitamente preferiscono farsi circondare dal calore e dall’affetto delle loro famiglie, piuttosto che recarsi al Centro.
«Siamo comunque in grado di dire “ ha concluso la D’Emilio “ che, in accordo con quanto ci viene riferito dai responsabili delle cooperative, da sabato 9 gennaio inizieranno ufficialmente tutte le attività previste, sia per quanto riguarda il comparto di assistenza ai disabili, che per ciò che riguarda quello relativo alla cura degli anziani. Per questo consiglio alla Calvio di evitare polemiche inutili». L’importanza dell’attivazione del suddetto servizio ci viene spiegata anche da alcuni studi effettuati da ANFASS, risalenti al 2010, secondo i quali, nell’agglomerato urbano di Orta Nova, sarebbero all’incirca cinquecento le persone affette da disabilità di vario tipo, che necessiterebbero di una opportuna assistenza, fornita proprio da centri come quello che attende di trovare la sua identità .
«Il termine ultimo per la presentazione dei progetti “ conclude la Calvio, ritornando alla polemica “ era fissato per l’8 luglio 2014. L’amministrazione Tarantino deve spiegarci come mai è trascorso tutto questo tempo per la messa in opera delle attività e perchè invece, per altre questioni, i bandi vengono posti in essere con una tempestività inappuntabile».
Francesco Gasbarro