Non timbra e ha lo stipendio d’oro: la favola di mister Amato ai magistrati
Seimila euro al mese fino a dicembre: il superstipendio di mister Amato finisce alla Corte dei Conti per accertamento giuridico contabile. A inviare le carte ai magistrati è il consigliere comunale del PD Mario Rendine, che interviene sul premio conferito all’assistente-amico del sindaco.
La funzione di Salvatore Amato è quella di supportare il Sindaco in tutte le attività necessarie al funzionamento dell’amministrazione comunale e curare i rapporti con la stampa. Cosa, quest’ultima, che tra l’altro non fa pur essendo profumatamente pagato. Il periodo lavorativo previsto decorre dal 15.09.2015 al 31.12.2015, per un totale di soli 3 mesi e 17 giorni, per 36 ore settimanali e con presunto controllo dell’effettivo tempo di lavoro svolto demandato al Sindaco. Il costo per la collettività – spiega Rendine- ammonta ad ‚¬ 21.000,16, di cui di stipendio ‚¬ 2.095,29 lordi mensili, oltre OO.RR. e IRAP, ed ulteriori ‚¬ 12.620,00 lordi, oltre OO.RR. e IRAP, da versare in un unico emolumento. In altri termini, addirittura sei mila euro mensili, a carico dei cittadini, per premiare l’amico e sostenitore del Sindaco, senza nessun vantaggio per i cittadini e in un periodo di notevole limitazione delle risorse pubbliche. Dunque per evitare l’ inaccettabile gestione delle risorse pubbliche, il PD si rivolge ai giudici: Per questo, fermo restando il giudizio politico, che non può che essere fortemente negativo, ho ritenuto doveroso, congiuntamente a tutti i consiglieri comunali della coalizione di centrosinistra, che hanno condiviso e sottoscritto l’atto, interessare la Magistratura per un giudizio più specificatamente giuridico “ contabile. In data odierna, pertanto, ho provveduto a depositare, presso l’Ecc.ma Procura Regionale della Puglia della Corte dei Conti, esposto/denuncia relativo all’adozione di tale provvedimento e di quelli ad esso collegati, sia antecedenti che successivi, con la finalità di consentire al Procuratore Regionale di valutare eventuali violazioni alla normativa posta a tutela della sana e corretta gestione delle risorse pubbliche, conclude Rendine.A questo si aggiunge anche l’interrogazione di Maria Dibisceglia, che sul caso dello stipendio d’oro ad Amato ha sollevato ulteriori dubbi: L’ esonero dalla timbratura dell’orologio marcatempo da parte del sig. Amato, visto l’elevato compenso per il lavoro straordinario, viola il principio di trasparenza dell’azione amministrativa, dimostrando ancora una volta la mancanza di rispetto del Sindaco nei confronti della cittadinanza. Ritengo doveroso “ precisa Dibisceglia- che il Sindaco giustifichi ai cittadini il motivo per cui il Comune di Cerignola debba concedere al sig. Amato tali benefici in questo periodo di elevata criticità finanziaria, dimostrato dal fatto di non riuscire a garantire i servizi essenziali per la collettività e le famiglie sono costrette a dover fare a meno addirittura del servizio di mensa scolastica.