Linee programmatiche e caciara, il primo turbolento consiglio comunale
è stato un consiglio comunale turbolento, il primo che ha inaugurato la stagione Metta-sindaco e che si porta dietro, a distanza di un mese e mezzo, gli strascichi della campagna elettorale terminata il 14 giugno.
La seduta si è aperta con il giuramento del primo cittadino di fronte ad un’aula consiliare gremita e all’esposizione delle linee programmatiche che caratterizzeranno i cinque anni di amministrazione: lavoro, sicurezza, casa e rifiuti. Questi i punti cardine su cui sarà incentrata la manovra del sindaco e dei suoi uomini, sostenuti da una maggioranza di 14 consiglieri riuniti nel Gruppo Unico del Cambiamento. Le linee programmatiche vengono votate favorevolmente dal Cambiamento, negativamente dal PD e con l’astensione della Lista Emiliano e Forza Italia. Presidenza del consiglio. Con 14 preferenze è Leonardo Paparella, ex PD, il presidente del consiglio comunale di Cerignola. Il suo vice sarà Teresa Cicolella (7 preferenze), mentre tre sono state le astensioni (presumibilmente Forza Italia). Proprio il capogruppo azzurro, in avvio di lavori, ha lanciato una provocazione al sindaco Metta: Cinque anni fa, quando era opposizione, ha chiesto all’allora maggioranza di dare la presidenza del consiglio alle opposizioni nel nome della nuova politica e della distensione dei toni. Oggi prendiamo atto che ha cambiato idea, dice Paolo Vitullo. Lavoro. Le mille opportunità di lavoro promesse in campagna da Cerignola Democratica sono il pallino di Metta&Co: Oggi non c’è più un sindaco collocatore di posti di lavoro a cui rivolgersi per essere assunti in SIA. Io non assumo, nè raccomando. Ci impegneremo a intercettare finanziamenti di natura pubblica e sosterremo il privato. Non intendo, ad esempio, alienare l’interporto di Cerignola, piuttosto lavoreremo non per rilanciarlo, ma per lanciarlo, visto che non ha ancora prodotto un posto di lavoro, enuncia Metta. Che annuncia anche le nuove nomine alla Ofanto Sviluppo, che gestisce il centro intermodale: il presidente sarà Giusto Masiello, il vice Cosimo De Sortis. Casa. Ricalcando il cavallo di battaglia del consigliere Vitullo, Franco Metta ipotizza un forte impulso sull’housing sociale e lo farà ancora con l’ausilio di Forza Italia: Stia pur sicuro, consigliere capogruppo Vitullo, che il suo parere sarà non soltanto sollecitato ma sarà tenuto in grandissima considerazione. Ed una celere virata sul PUG, a partire già dal prossimo autunno quando l’assessore Tommaso Bufano dovrà imbastire i primi tavoli tecnici.Ambiente. Il tallone d’Achille. L’emergenza continua e generalizzata su scala regionale a Cerignola acquista un sapore ancora più forte perchè tra due mesi la discarica Forcone Cafiero sarà esaurita e si dovrà trovare una nuova collocazione per i rifiuti: Annuncio che per fortuna la nuova sede dell’immondizia non sarà Taranto, ma Foggia. Qui, con ogni probabilità , già dal prossimo autunno sarà pronto l’impianto privato della cordata che fa capo a Rocco Bonassisa. Fino a quando sarò sindaco- sostiene Metta- non ci sarà l’ampliamento della discarica e nessun sesto lotto. Sicurezza. La nomina di Francesco Delvino è un’autentica spina nel fianco. IL passato ed il presente del comandante subentrato a Mandrone non sono cristallini. Metta lo sa. Chiede garantismo e di valutare sul campo l’operato e non attraverso valutazioni di principio perchè il tema Delvino non si affronta con post su Facebook. Annunciate, nell’occasione, le nuove misure per la sicurezza stradale come gli autovelox in città . Rilancia Marcello Moccia: Bene i rosso-stop nel centro urbano. Ironizza Tommaso Sgarro: Attenzione agli appalti, riferendosi alle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto Delvino proprio sulle attrezzature tecnologiche. A settembre, promette il sindaco, associazione antiracket e antiusura. Nel weekend i vigili urbani in servizio non più fino alle 22:00, ma fino alle 2:00 di notte. Dalessandro vs Metta e il dresscode. Il capogruppo PD, Daniele Dalessandro, interviene a margine del discorso del sindaco ritenendo inadeguate e senza riscontri oggettivi le valutazioni del sindaco. Ha parlato di nulla per un’ora. Apriti cielo. Franco Metta perde le staffe: Villano, maleducato, tu non sei istituzione mentre io sì, ingiurioso, si esprima in termini corretti, non si permetta di rivolgersi così ad un uomo di 63 anni, lei insulta la Istituzione, dovete fare i consiglieri come ha fatto Paolo Vitullo, cuore di coniglio, impari l’educazione istituzionale, lei non sa cosa è un giudizio politico, si deve esprimere in termini corretti nei confronti dell’istituzione, non si permetta di dire che ho parlato a vuoto per un’ora e mezza, deve essere corretto, è offensivo, i suoi toni erano inaccettabili. Dopo la parentesi polemica c’è anche spazio per il decoro istituzionale: Franco Metta detta le sue regole per il futuro consiglio comunale. Niente abbigliamento balneare da parte di pubblico, niente camicie arrotolate sulle braccia da parte dei consiglieri comunali, riferisce. Le opposizioni insorgono: Vuole decidere pure l’abbigliamento, ironizzano.
Michele Cirulli