sabato, Aprile 20, 2024
Politica

Ancora un’assoluzione per Custode Amato: “”Adesso aspetto i risarcimenti””. E su Metta…

Dopo aver incassato l’assoluzione per la recinzione di via Tiro a Segno, il dirigente del Comune di Cerignola, Custode Amato, è stato assolto con formula piena per un fatto analogo accaduto nel 2011 in via dei Tulipani, quando “ secondo l’accusa- avrebbe favorito i privati lasciando costruire una recinzione abusiva.

 

La settimana scorsa l’ingegnere ha incassato il parere favorevole della corte di appello di Bari, dopo che il tribunale di Foggia lo aveva condannato a sei mesi di reclusione. In entrambi i casi era stata La Cicogna di Franco Metta (anche in qualità  di legale, insieme a Loredana Lepore, di uno dei privati che aveva presentato ricorso) a rendere nota la vicenda anche in consiglio comunale.

Ad Amato era contestato il favoreggiamento, accusa decaduta con l’assoluzione: Sono contento per l’esito del processo, che dimostra la mia totale estraneità  a questi fatti contestati. Allo stesso tempo sono un po’ deluso perchè avevo cercato da subito di spiegare tecnicamente cosa fosse successo, visto che Metta aveva scritto delle cose che erano davvero infamanti. Io rilascio permessi a costruire perchè il cittadino ne ha diritto, non per fare favori. Sono fortemente deluso anche perchè chi si candida a governare questa città  dovrebbe sapere “ dice Amato alludendo a Franco Metta- che queste cose in una pubblica amministrazione possono capitare. Ho sempre fatto il mio dovere, adesso attendo i risarcimenti. Difeso dall’avvocato Paolo Sisto, Custode Amato incassa la seconda assoluzione nel giro di un mese: a denunciarlo era stato, in entrambe le occasioni, il leader cicognino Metta nella doppia veste di consigliere-avvocato di una delle parti.

Adesso l’ingegnere del terzo piano di Palazzo di Città  attende di vedersi riconosciuto il corrispettivo dei danni anche perchè, con il rinvio a giudizio, ha dovuto lasciare altri incarichi: Ero subcommissario della Prefettura per le Isole Tremiti. Per evitare imbarazzi ho dovuto rinunciare a quell’incarico e al relativo compenso. Adesso arriva l’assoluzione che rende giustizia a tutto il mio percorso professionale, improntato all’onestà  come sempre, conclude il dirigente del comune di Cerignola.

Poi una stoccata alla ex maggioranza: Mi aspettavo di essere difeso con maggiore forza, ma così non è stato. Sono stati 4 anni molto duri per me, da ogni punto di vista, ma adesso è tutto alle spalle. Il giudice ha optato per l’assoluzione in formula piena, facendo valere le ragioni dell’avvocato Paolo Sisto su quelle del duo cicognino Metta-Lepore.
Michele Cirulli
 
 
 

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