Moccia, il dono dell’ubiquità tra maggioranza e opposizione
è come se nel derby della Capitale un ultrà tifasse sia per la Roma che per la Lazio. è questa la strana partita di Marcello Moccia, consigliere comunale eletto nelle file dell’ Udc ed oggi uomo di Michele Emiliano e che, con ogni probabilità , alle prossime elezioni amministrative sosterrà Tommaso Sgarro sindaco, il candidato voluto da Elena Gentile che a novembre scorso ha vinto le primarie contro Michele Longo e Carmine Roselli.
Nel 2010 Moccia partecipò alla competizione elettorale sostenendo Antonio Giannatempo e contribuendo in maniera importante allo storico risultato dello scudo crociato ofantino, che si attestò al 12% segnando un record insperato. Il dipendente Inps, tra l’altro, risultò essere il consigliere comunale centrista più suffragato con 666 voti. Un bottino considerevole, che oggi fa gola agli ambienti democratici, dall’aspirante sindaco all’aspirante governatore della Puglia.
Così Moccia ha deciso di abbracciare la causa di Emiliano accettando l’invito in loco del comitato nato per volontà di Enzo Sgarro e Pippo Liscio, quest’ultimo in corsa per un posto al sole in via Capruzzi: Adesso sono consigliere dell’Udc, ma essendo stata fatta una scelta a livello regionale, che consiste nell’appoggio al Pd, mi trovo in una condizione di forte imbarazzo. Proverò a fare una lista dell’Udc, ma non credo di riuscirci. Quindi alle amministrative entrerò nelle liste-Emiliano con il mio gruppo e sosterrò Sgarro sindaco, spiega il consigliere di Giannatempo.
Ipotesi dimissioni per uscire dalla situazione di forte imbarazzo ? Io sono stato sempre abituato a fare programmazione. Nella mia programmazione, come consigliere, ho dato un impegno nello sport e siccome ci sono delle iniziative che devono essere chiuse entro il 31 marzo, io per coerenza “ e lo dico con forza- non posso mollare perchè molte cose avviate devono arrivare a conclusione. Della sua posizione ambigua, però, sembra non accorgersene nemmeno il sindaco: Ho fatto presente al sindaco la mia condizione, sono disposto a lasciare a patto che ci sia qualcuno in grado di portare la mia delega allo sport come consigliere, ma al momento non c’è nessuno disposto a farlo. Quindi “ prosegue Moccia- per coerenza sono costretto a rimane.
Il comitato cerignolano di Michele Emiliano è molto attivo nel reperire energie. Stando alle ultime indiscrezioni, anche Filippo Moccia, fratello di Marcello e arrestato nel 2011 per truffa ai danni dell’inps. Secondo l’accusa il mediatore contattava braccianti agricoli facendoli passare come malati immaginari per intascare indebitamente le indennità di malattia. Le indagini, condotte dal sostituto procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro avevano lasciato ipotizzare che tra il 2009 e i primi quattro mesi del 2010 erano stati prodotti circa 10 mila certificati falsi a 4500 persone che avevano fornito i loro dati per ottenere la metà dell’indennità , per un giro d’affari di circa 4 milioni e mezzo di euro. Ad ottobre 2014 arriva l’assoluzione in formula piena e oggi il dipendente Inps potrebbe sostenere il gruppo legato all’ex magistrato barese. La macchina da voti dei Moccia’s, in fondo, è un patrimonio che stimola la curiosità dei partiti e movimenti locali. Il nome dei Moccia, tra l’altro, comparirebbe anche nelle recenti e contestatissime assunzioni in Sanitaservice, quando sono state lanciate in corsia 20 ausiliari: tra questi vi sarebbe il figlio di Filippo Moccia, posizionato ad Orta Nova lontano dagli occhi indiscreti.
Le grandi manovre per le elezioni amministrative e regionali, a Cerignola, sono appena iniziate: anche i Moccia’s entrano nel cerchio magico di Pippo Liscio e di Michele Emiliano, la cui manovra di apertura al centro e alle civiche, tra l’altro, sta mettendo in imbarazzo il mondo politico ofantino: infatti, a maggio, Moccia, Gentile, Liscio e Metta potrebbero ritrovarsi a far parte della stessa coalizione che sosterrà Emiliano.
Michele Cirulli