Tatarella: “”Caro Metta, ti spiego perchè sbagli ad attaccare Giannatempo””
Sabato scorso ha dato l’addio alla politica nella sua città natia, dalla quale è partita la sua avventura conclusa con il mandato elettorale a Bruxelles come parlamentare europeo. Salvatore Tatarella, classe 1947, è forse tra gli ultimi politici della vecchia guardia ed oggi, dopo l’ultima parentesi di stampo finiano, si dedica esclusivamente alla Fondazione Tatarella, che si occupa di promozione culturale e di volontariato.
La passione politica rimane intatta, ma di invischiarsi in congressi, tesseramenti, competizioni elettorali, proprio non ne vuole sapere. IL nuovo corso dell’ex sindaco di Cerignola, che nel 1993 con un risultato storico impose il Movimento Sociale Italiano a forza di governo della rossa città di DI Vittorio, è da osservatore politico. Parlo ormai a titolo personale, come appassionato di politica, nulla di più, premette. Il quadro politico locale è assai frammentato e più di uno, in città , ha cercato di tracciare un parallelismo con l’ascesa del missino a Palazzo di Città , nell’ormai famoso ’93. Non credo vi siano le stesse condizioni. Questa campagna elettorale potrebbe caratterizzarsi per una decrescita della partecipazione popolare al voto. E di solito chi non va a votare sono le persone perbene, quelle scontente e sfiduciate, mentre continua ad esercitare il proprio diritto chi magari ha degli interessi più o meno leciti. Il rischio concreto, in questo 2015, è che vi sia un decremento qualitativo dell’elettorato, dice Salvatore Tatarella. Ciò che somiglia a quella gloriosa esperienza missina, invece, è la presenza di diversi candidati. Cerignola, al momento, ne conta 6, in attesa che Forza Italia esprima il proprio: Franco Paradiso (Realtà Italia), Tommaso Sgarro (PD), Antonio Grillo (lista civica C’èrignola), Francesco Disanto (Cerignola Adesso), Franco Metta (La Cicogna), Gerardo Bevilacqua (Voci Nuove). I candidati sono fin troppi e qualcuno di questi totalmente inadeguati sotto tutti i punti di vista. A concorrere per vincere, però, sono i tre raggruppamenti che fanno riferimento a Forza Italia, Cicogna e Partito Democratico; gli altri puntano alla sopravvivenza, ad entrare in consiglio comunale visto che con la nuova legge- ricorda l’ex europarlamentare- si riduce il numero di consiglieri. Quasi inevitabile, dunque, che si giunga al ballottaggio. E Tatarella azzarda la previsione: Quasi sicuramente la partita si giocherà al secondo turno, perchè le PD, FI e Cicogna riusciranno ad ottenere almeno un 20% a testa. Chi va al secondo turno? Franco Metta di certo arriverà primo al primo turno, poi al ballottaggio incontrerà uno dei candidati di Partito Democratico o Forza Italia. L’esperienza Giannatempo, che Tatarella aveva contribuito a sostenere nel 2010, va verso la sua conclusione sia come gestione del partito che come gestione della res publica: Nel centrodestra non esiste più un partito. Prima avevamo una struttura forte, che era AN, ma oggi escluso il periodo pre-elettorale non si sa niente di come funzioni e se funzioni o esista un partito. LA stessa cosa succede anche al PD, che ha una tradizione molto radicata. Non so se anche stavolta sarà Fitto a decidere le candidature a Cerignola, come già accaduto 5 anni fa, e non so nemmeno “ aggiunge l’ex sindaco- come potrebbe prenderla la base dell’elettorato, perchè sta cambiando tutto velocemente. Altri tempi, quelli in cui la disciplina di partito era il punto di avvio per ogni esperienza politica: Questa classe politica non mi piace, ma mi rendo conto che non è colpa di chi oggi si candida. Oggi le candidature maturano dal mondo delle professioni, dai percorsi individuali, e non dai partiti: prima facevamo seminari, campi scuola, convegni. Oggi come allora, però, a sfidarsi sono nuovamente due sue creature: Antonio Giannatempo, capo del centrodestra, e Franco Metta: Inizialmente, prima del 2010, avevamo trovato un accordo massima su Metta e anche Giannatempo aveva dato parere favorevole ad una candidatura che fosse espressione di AN. Poi, con la nascita del Pdl, noi ex alleantini perdemmo il nostro peso specifico e Antonio, che nel frattempo era uscito con assoluzione dall’inchiesta giudiziaria, avanzò la propria candidatura. Non condivisi questo atteggiamento, come non condivisi l’atteggiamento di Metta che decise anzitempo di andare via dal partito e al primo turno “ racconta Tatarella- non presi posizione. Poi, da uomo del Pdl, al ballottaggio diedi appoggio a Giannatempo. Come sarà , dunque, questa campagna elettorale? Mi auguro si giochi sul piano delle proposte e non delle recriminazioni. Servono programmi validi e credibili, si deve spiegare alla popolazione come attuare -economicamente- ciò che si promette. Non serve un programma bello, ma fattibile. Giannatempo ha deluso, ma nel complesso si è impegnato e solo chi non lavora non delude mai e non sbaglia. è ingeneroso dire che l’attuale sindaco abbia fallito su tutta la linea. Metta sbaglia ad attaccare così il centrodestra: anche perchè al ballottaggio “ conclude Tatarella con uno slancio di realpolitik – per vincere potrebbe aver bisogno dei voti del centrodestra.
Michele Cirulli