venerdì, Aprile 19, 2024
Cronaca

Interdittive antimafia, una delle società ricorre al TAR



Una delle aziende colpita da interdittiva antimafia ricorre al TAR Puglia. Si tratta della Mondogames che, attraverso il suo legale rappresentante ha inteso intraprendere il percorso della giustizia amministrativa in seguito a quanto disposto dalla Prefettura di Foggia lo scorso 20 gennaio. In particolare la società, il 25 febbraio, ha presentato ricorso contro il Ministero dell’Interno, nonché contro la Polizia di Stato – Questura di Foggia, la Prefettura – U.T.G. di Foggia ed il Comune di Cerignola, per l’impugnazione, previa sospensione della informazione interdittiva antimafia e “di ogni atto antecedente, preparatorio, presupposto e/o conseguente, anche infraprocedimentale, e comunque connesso, ivi compresi la nota della Direzione Investigativa Antimafia – Centro Operativo di Bari, le note del Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia e la nota della Questura di Foggia”.



L’informazione interdittiva antimafia disposta dal Prefetto di Foggia Raffaele Grassi arrivò insieme ad altri nove provvedimenti simili notificati tra Cerignola, Vieste e Manfredonia. Un’operazione di smantellamento, secondo la Prefettura, di quella che viene definita la “zona grigia” della Capitanata.

“Dobbiamo prosciugare il bacino di riferimento della “zona grigia”. Le attività commerciali ed imprenditoriali – disse il prefetto Raffaele Grassi – devono essere scevre da condizionamenti mafiosi. Si vuole una libertà di impresa pulita. Bisogna contestualmente impedire alle organizzazione criminali di penetrare nei settori della Pubblica Amministrazione per garantire il buon andamento della stessa. Pertanto, il pericolo che ciò possa accadere mi ha indotto ad adottare questi provvedimenti amministrativi. Continueremo senza sosta a svolgere le attività di monitoraggio antimafia in città ed in provincia”.

È contro questa ricostruzione, invece, che intende ricorrere la Mondo Games, che ha presentato il ricorso al TAR Puglia. Il comune di Cerignola ha dato mandato di costituirsi al proprio ufficio legale.



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NOTARO
4 anni fa

Donatone ha pagato i cinquecentomila euro di via Torino, o vuole continuare a speculare per altri quarant’anni su maestranze, subappalti, e aggirare gli oneri burocratici con l’assenso di Trombone e Pastiglione?

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