venerdì, Aprile 19, 2024
Politica

Delvino forever: definitivamente da Caserta a Cerignola. Polemiche

Il comandante dei vigili Francesco Delvino resterà  a Cerignola. Proveniente dal Comune di Caserta, dove svolgeva mansioni dirigenziali presso l’ufficio Europa, il capo del corpo di polizia municipale mette un punto alla serie di proroghe iniziate nel luglio del 2015 e prende definitivamente possesso della sua stanza a piano terra del Palazzo di Città .

Quando arrivò, due anni fa, piovvero polemiche circa le complicate controversie giudiziarie a suo carico (alcune delle quali- le più leggere- decadute nel tempo): a parlare di inopportunità , anche a causa dell’arresto per corruzione avvenuto a Frosinone nell’ambito dell’inchiesta “”Occhio Vigile””, fu il Partito Democratico che avviò una raccolta firme, pur modesta nelle adesioni.
Il suo arrivo segnò il primo vero strappo interno alla maggioranza, con l’allora capogruppo Pezzano che lasciò la guida del “”Cambiamento”” uscendo a tempo determinato dalla maggioranza. L’ultima serie di critiche sul comandante è arrivata dal presidente del consiglio Leonardo Paparella e dal suo gruppo Federazione Civica, oltre a malumori diffusi tra i consiglieri, oggi assopiti. Ma sul capo di Delvino non pende solamente la questione opportunità . Per il Ministero dei trasporti e la Prefettura di Foggia le multe elevate attraverso i sistemi di videosorveglianza sono illegittime e questo ha creato ulteriori frizioni tra la parte politica e quella dirigenziale all’interno della maggioranza. Secondo indiscrezioni, però, nelle ultime ore pare stia circolando nei corridoi del comune un foglio che i consiglieri dovranno firmare per esprimere il loro apprezzamento al comandante Delvino e che sarà  esibito in consiglio comunale, se necessario, per frenare le voci di eventuali spaccature interne. Tanto che gli oppositori del comandante, che guadagnerà  uno stipendio annuo da 106.435,79 euro, oggi rimangono tutti in silenzio.
“”I consiglieri Dibisceglia e Rendine stanno verificando se dal punto di vista tecnico vi siano delle procedure poco chiare a questa assunzione a tempo indeterminato. Resta una questione politica perchà© è una scelta che condiziona tutte le future amministrazioni. Si va a premiare un dirigente molto discusso: ricordiamo la fallimentare gestione della Ztl, le multe illegittime, il mancato controllo del territorio e l’assenza dei vigili per strada, la prostituzione in zona industriale, le operazioni contro gli immigrati e non contro i commercianti del luogo””, spiega il capogruppo PD Daniele Dalessandro.
“”Invece di bocciarlo, Metta lo premia e regala un contratto a tempo indeterminato a Cerignola”” aggiunge il dem promettendo “”barricate””. Per Natale Curiello, di Forza Italia, il tema è netto: “”Chi lo ha nominato se ne assume tutte le responsabilità . Io avrei fatto un concorso per 5-6 dirigenti dando la possibilità  anche agli interni di parteciparvi. Poi se Delvino è così bravo da vincere il concorso, perchà© no?””. Sul caso Delvino si registra il no comment, invece, del forzista Paolo Vitullo e dei restanti gruppi consiliari.
Sul caso intervengono anche i consiglieri comunali Mario Rendine e Maria Dibisceglia del PD e l’indipendente Teresa Lapiccirella: “”Abbiamo ritenuto, altresì, necessario chiedere un parere motivato agli Uffici Legale e Personale dell’Ente ed al Segretario Comunale in merito alla Delibera di Giunta Comunale n. 239/17, con la quale è stato stabilizzato il dipendente comunale sig. Delvino Francesco, avanzando, così, dubbi sulla legittimità  amministrativa del provvedimento medesimo””, dicono i consiglieri.

Dibisceglia, Rendine e Lapiccirella non risparmiano una frecciatina a Federazione Civica, in prima linea per ottenere “”la testa”” di Delvino ed oggi, con la crisi di governo quasi rientrata, silenti sul tema: “”Resta ferma e fortemente critica, invece, la valutazione politica sull’operato dei Consiglieri comunali del Gruppo di Federazione Civica, sigg.ri Paparella, Cioffi, Specchio e Limotta, che, dopo aver dato l’impressione di esporsi pubblicamente per la revoca dell’incarico e nonostante la sensazione di una generalizzata insoddisfazione nella popolazione, sono, invece, rimasti muti facendo un passo indietro””.
Michele Cirulli

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