venerdì, Marzo 29, 2024
Cronaca

Tribunale, un comitato per la ripertura (e si mobilita anche la politica)



Le parole del Procuratore Capo Ludovico Vaccaro, sulla necessità di rendere nuovamente operative le sezioni distaccate del tribunale di Foggia a Cerignola, Manfredonia e San Severo, producono i primi effetti e aprono un dibattito sul destino della struttura ubicata in via Giovanni Falcone, nel quartiere San Samuele, tanto che un pool di avvocati vorrebbe istituire un comitato utile allo scopo.

Il dibattito sulla sede dell’ex tribunale, che oggi ospita gli uffici del giudice di pace e i locali di un laboratorio urbano, è datato. Nel 2013 l’allora Ministro della Giustizia, Paola Severino, dispose su scala nazionale la soppressione di 37 tribunali e 220 sedi distaccate: tra queste, appunto, anche Cerignola, Manfredonia, Lucera, San Severo, Apricena e Rodi Garganico.



E a nulla valse, in quei giorni del 2013, il ricorso presentato dall’associazione forense e dall’amministrazione comunale guidata da Antonio Giannatempo per lasciare intatta la funzionalità dell’edificio. Le parole di Vaccaro, però, aprono un nuovo spiraglio sul futuro della struttura, tanto che una delegazione di avvocati starebbe per mettere in piedi un comitato che possa contribuire all’individuazione di luoghi in cui far rivivere il la sede di staccata del Tribunale.

Dopo la chiusura, infatti, l’amministrazione Giannatempo candidò la struttura ad ospitare il Commissariato di polizia, che oggi con non poche difficoltà logistiche è allocato in via Jesolo; successivamente, anche a causa degli alti costi da sostenere per adeguare l’ex casa della giustizia, l’amministrazione Metta ne ha fatto un laboratorio urbano con risultati anche in parte apprezzabili. Alla luce della rinnovata attenzione sul territorio foggiano, preda della criminalità organizzata, il Palazzo di Giustizia riacquista centralità stimolando anche l’attenzione della politica.

 “Per combattere la criminalità, lo Stato deve essere materialmente presente sui territori e una Provincia come quella di Foggia, dove gli atti criminosi sono ormai all’ordine del giorno, non può più soffrire la carenza di presidi istituzionali.  La lotta all’illegalità – dice Maria Dibisceglia del PD-  deve essere analitica ed organizzata, e questo non può avvenire se l’unico presidio giudiziario è quello di Foggia, che si trova a raccogliere le istanze di un’intera Provincia”.



Basti pensare, ad esempio, che nel 2013 l’eredità di Cerignola a Foggia si materializzò in oltre 5000 faldoni. “Finché continueremo a lamentare la lentezza di quegli uffici che, certamente non per colpa di chi ci lavora, vanno avanti con grande difficoltà, senza chiedere a gran voce il ripristino delle vecchie sezioni distaccate del Tribunale di Foggia, saremo noi per primi a non tutelare il nostro territorio”, prosegue l’ex consigliere comunale dem.

“È notizia recente che gli avvocati di Cerignola hanno deciso di istituire un comitato per chiedere che a Cerignola venga ripristinata la sezione distaccata del Tribunale di Foggia. Bisogna fare in modo che questa diventi la battaglia di tutti i Cerignolani”, auspica Dibisceglia. Non è escluso che della questione venga interessata anche la terna prefettizia, alla guida della città di Cerignola da ottobre scorso, quando il consiglio comunale è stato sciolto per mafia.

Michele Cirulli



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